Naselli Crispi

porte aperte
Palazzo Naselli-Crispi

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Corsa di Bonifè
Ettari

256.733
ettari

superficie del comprensorio

kilometri

4.191
chilometri

estensione dei canali

impianti di scolo

78
impianti

impianti di scolo

impianti di irrigazione

88
impianti

impianti di irrigazione

portata metri cubi al secondo

780
metri cubi al secondo

portata totale impianti

potenza installata

47.780
kiloWATT

potenza installata complessiva

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Il presidente del Consorzio Bonifica di Ferrara, Stefano Calderoni è stato eletto alla vicepresidenza dell’ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) – l’ente che unisce e rappresenta tutti i Consorzi di Bonifica italiani operanti nel nostro Paese – nel corso delle elezioni che si sono tenute oggi (20 luglio ndr) a Roma e che si sono svolte in modalità on line a causa dell’emergenza sanitaria. Incarico anche per il direttore generale Mauro Monti, che è diventato revisore supplente dell’Associazione. Nel corso dell’assemblea elettiva è stato riconfermato presidente Francesco Vincenzi, imprenditore agricolo del modenese e, insieme a Calderoni, sono stati eletti alla vicepresidenza anche Vito Busillo (Campania), e Vittorio Viora (Piemonte) e i nuovi membri del Consiglio Nazionale con un’ampia presenza femminile.
Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha, dunque, una forte rappresentanza a livello nazionale, all’interno di un ente che è il punto di riferimento per i Consorzi italiani e che si fa portavoce nei confronti del Governo nazionale per istanze, progetti e lo stanziamento di fondi, tra i quali ci sono naturalmente quelli del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (P.N.R.R.).
“Il disastro avvenuto in Germania – spiega il neo vicepresidente Calderoni - testimonia che la crisi climatica corre più veloce del previsto. La comunità scientifica aveva previsto correttamente un innalzamento delle temperature di 1,2 gradi a livello mondiale, ma non ha saputo stimare con esattezza i suoi effetti, che sono in anticipo di dieci anni e, purtroppo, sotto gli occhi di tutti. In questo contesto il ruolo dei Consorzi è essenziale, non solo nella gestione efficace delle acque ma, per la sua capacità organizzativa e strutturale, anche per le sue funzioni di “protezione civile”. In questo senso ANBI nazionale ha già sollecitato una rapida conclusione dell’iter di Legge sul consumo del suolo, perché l’utilizzo più consapevole di una risorsa così fondamentale può garantire la “tenuta” idrogeologica dei territori e salvaguardare la sicurezza delle persone. Naturalmente – continua Calderoni – i Consorzi, quello di Ferrara in primis, ha diversi obiettivi che abbiamo esposto proprio qualche giorno fa presentando il piano IDROPOLIS, che vanno da progetti di riconversione ecologica alla sostenibilità, e abbiamo deciso che devono essere raggiunti attraverso l’introduzione di indicatori qualitativi e non solo quantitativi nella gestione del territorio. Non solo, dunque, quanta acqua riusciamo a fornire, ma come lo facciamo, con quale impatto sull’ambiente e con quali risultati sulla produttività agricola”.
Obiettivi ribaditi anche dal riconfermato presidente Vincenzi, che ha innanzitutto parlato della necessità di velocizzare i tempi di approvazione dei progetti del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (P.N.R.R.), pur nell’assoluto rispetto delle leggi.
“Ci vuole un nuovo modello di sviluppo, alternativo a quello della cementificazione certificata dai dati diffusi in questi giorni e che abbia al centro la salvaguardia del territorio, incrementandone la resilienza attraverso un’indispensabile manutenzione straordinaria della rete idraulica – afferma il Presidente di ANBI. C’è poi il capitolo Mezzogiorno, dove bisogna soprattutto migliorare la capacità di spesa per non perdere le straordinarie opportunità, che stanno arrivando e che continueranno anche dopo il P.N.R.R.. Per raggiungere questi obbiettivi – conclude Vincenzi - è necessario implementare il dialogo con la società civile ad iniziare dalle best practices, patrimonio del mondo della Bonifica, nonché proseguire nella nostra capacità di fare sistema.”
Infine, è stato confermato anche l’impegno umanitario di ANBI a sostegno dell’associazione MAIS Onlus per la realizzazione di infrastrutture idriche in Africa.