Naselli Crispi

porte aperte
Palazzo Naselli-Crispi

16 marzo 2024

#

Ettari

256.733
ettari

superficie del comprensorio

kilometri

4.191
chilometri

estensione dei canali

impianti di scolo

78
impianti

impianti di scolo

impianti di irrigazione

88
impianti

impianti di irrigazione

portata metri cubi al secondo

780
metri cubi al secondo

portata totale impianti

potenza installata

47.780
kiloWATT

potenza installata complessiva

images/Corsa_bonifica_Copertina_WEB1.png
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Il territorio

Il  profilo mostra schematicamente le caratteristiche del territorio ferrarese, mettendo in evidenza le variazioni di altimetria (rese più apprezzabili grazie alla dilatazione della scala delle altezze), i principali lineamenti dell’organizzazione idraulica e la natura del suolo e del sottosuolo.
Da sinistra, il profilo presenta il fiume Po che domina sul resto del territorio, con livelli d’acqua che si innalzano enormemente durante le piene, contenute da argini poderosi e molto elevati; lo stesso accade anche per i fiumi Reno e Panaro. Procedendo verso destra, si incontrano le zone più alte di bonifica antica (le cosiddette Terre Vecchie e l’Alto Ferrarese) che presentano canali e strade di forma irregolare: in questa zona sorge la città di Ferrara.

 Scendendo gradualmente di quota si attraversano le aree più occidentali delle bonifiche moderne, già servite da impianti idrovori, con canali più regolari appartenenti ai sistemi di “Acque Alte”. Questi sistemi vengono mantenuti separati dai sistemi di “Acque Basse” che si incontrano procedendo verso destra nello schema. I sistemi “Acque Basse” sono tipici delle bonifiche più recenti, ampiamente depresse rispetto al livello del mare, caratterizzate dal disegno geometrico delle canalizzazioni e servite da grandi impianti idrovori. Questi grandi impianti raccolgono e sollevano le acque affinché possano raggiungere l’Adriatico direttamente o tramite i tratti terminali del Po di Volano o del Canale Navigabile. Importanti impianti idrovori sono presenti in ogni parte del territorio, anche nelle aree più elevate, per conferire alle acque di scolo l’energia necessaria a defluire verso il mare e anche per derivare dai fiumi l’acqua destinata all’irrigazione e distribuirla in ogni parte del territorio. Al margine destro del profilo, l’aggressiva incombenza del mare è fronteggiata da un discontinuo cordone di dune e da argini artificiali, che si oppongono al rischio dell’ingressione marina.
Più che in altre zone, in questa provincia (che molti paragonano al territorio olandese) terre, acque e attività umane sono strettamente intrecciate.