Naselli Crispi

porte aperte
Palazzo Naselli-Crispi

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Corsa di Bonifè

ore 14.45

Ettari

256.733
ettari

superficie del comprensorio

kilometri

4.191
chilometri

estensione dei canali

impianti di scolo

78
impianti

impianti di scolo

impianti di irrigazione

88
impianti

impianti di irrigazione

portata metri cubi al secondo

780
metri cubi al secondo

portata totale impianti

potenza installata

47.780
kiloWATT

potenza installata complessiva

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Le piogge di maggio avevano compromesso la tenuta di canali e provocato la chiusura e la viabilità limitata in molti comuni del territorio

Sono oltre 14 milioni di euro i fondi che arriveranno al Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara grazie all’Ordinanza n.8 del Commissario straordinario alla ricostruzione, Generale Francesco Paolo Figliuolo. Saranno destinati a 28 progetti di ripristino delle frane e messa in sicurezza di 40 chilometri di canali del territorio. Tra i comuni maggiormente interessati: Ferrara con interventi su 20 km; Bondeno con oltre 4, Copparo con 3,9; Cento con 3,8; Vigarano Mainarda con 2,3; Mesola con quasi 1,8; Terre del Reno con 1,2; Poggio Renatico con quasi un km e poi Argenta, Portomaggiore e Molinella con interventi minori ma non di minore rilevanza per il sistema idraulico complessivo. Un passo avanti importantissimo verso un territorio più sicuro e resiliente, come ha spiegato il presidente del Consorzio, Stefano Calderoni durante la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta oggi a Palazzo Naselli – Crispi: “Il territorio di Ferrara è stato certamente meno colpito rispetto a quello romagnolo durante le piogge di maggio che però hanno comunque provocato frane, smottamenti e compromesso la sicurezza e la viabilità di strade comunale e provinciali. I 28 progetti che sono stati approvati e che riguardano il ripristino dei fenomeni franosi su 40 km di canali, l’1% dell’intera rete idraulica, puntano a garantire in primo luogo la viabilità e a creare barriere più solide per gli animali fossori. Sono interventi strutturali e non di semplice tamponamento, quindi vanno nella direzione non solo del recupero ma anche della prevenzione: in sostanza sono misure di adattamento ai cambiamenti climatici per garantire il futuro del territorio”.

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Della tipologia degli interventi e del loro impatto positivo ha parlato Valeria Chierici, dirigente settore Progettazione del Consorzio di Bonifica.
“I fenomeni atmosferici estremi di maggio hanno accelerato i fenomeni di deterioramento a cui sono naturalmente soggetti gli argini dei canali che attraversano tutto il ferrarese e, nello specifico, sono aumentate le frane per erosione dovute al passaggio massiccio dell’acqua. Per ripristinare il terreno franato e impedire che i fenomeni franosi si ripetano in caso di eccesso di poggia, inseriremo dei pali in legno per ricucire la superficie della frana e uno strato di materiale lapideo appoggiato su geotessuto che ha il compito di rendere più resistente la sponda. Le frane sono in adiacenza a strade quindi ci sarà naturalmente il ripristino di banchina e sede stradale dove si renderà necessario. Non parliamo di opere “eterne” ma crediamo che avranno una durata almeno di alcune decine di anni e penso sia un ottimo compromesso tra buona opera strutturale e costi di realizzazione.” Le opere sono state progettate in tempi brevissimi e hanno portato a un forte impegno da parte dei tecnici del Consorzio come ha detto il direttore generale Mauro Monti
“I fondi sono certamente un’opportunità che stanno però portando un impegno straordinario di tutti i settori, dalla progettazione agli appalti. Occorre considerare, infatti, che in pochi mesi il Consorzio dovrà realizzare opere per un valore di oltre cento milioni di euro perché, oltre a questi 14 milioni ci sono i fondi per i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La grande professionalità e l’impegno dei nostri dipendenti non è in discussione ma la vera sfida sarà trovare sul mercato esecutori e ditte a cui appaltare i lavori perché occorre procedere con una certa urgenza. I lavori per il ripristino dei canali dovranno iniziare, infatti, nel 2024 e la nostra finestra è di tre mesi in primavera prima dell’inizio della stagione irrigua e di tre mesi al termine, in autunno-inverno, perché non è possibile lavorare quando i canali sono pieni. Positivo è che l’ordinanza preveda l’affidamento diretto fino a 500mila euro e, visto che i progetti sotto questa cifra sono 21, possiamo sicuramente velocizzare i tempi per riaprire strade e la piena viabilità in tutti i comuni interessati.
Presenti alla conferenza stampa anche alcuni degli amministratori dei comuni interessati ai lavori: Andrea Maggi, assessore del Comune di Ferrara con delega ai Lavori Pubblici; Dario Bernardi, sindaco del Comune di Portomaggiore, Andrea Baldini, sindaco del Comune di Argenta; Ennio Bizzarri, assessore del Comune di Vigarano Mainarda con deleghe al Bilancio, Bandi e Progetti Europei e Cristiano Pirani, assessore del Comune di Copparo con deleghe all’Edilizia e Lavori Pubblici.