Naselli Crispi

porte aperte
Palazzo Naselli-Crispi

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Ettari

256.733
ettari

superficie del comprensorio

kilometri

4.191
chilometri

estensione dei canali

impianti di scolo

78
impianti

impianti di scolo

impianti di irrigazione

88
impianti

impianti di irrigazione

portata metri cubi al secondo

780
metri cubi al secondo

portata totale impianti

potenza installata

47.780
kiloWATT

potenza installata complessiva

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Importante investimento del Consorzio di Bonifica per il restauro conservativo, labbattimento delle barriere architettoniche, larea espositiva e linserimento nei percorsi turistici

È stato appena montato il telo illustrativo che copre la facciata di Palazzo Naselli Crispi, sede del Consorzio Bonifica di Ferrara che sta svelando tantissimi segreti inaspettati.

Lo storico palazzo che vede uniti uno stabile nobile del ‘500 e uno più recente novecentesco, è nel vivo del cantiere post sisma che oltre a vedere la riparazione dei danni e il miglioramento sismico delle strutture dell’immobile, è anche sottoposto a un totale restauro grazie ai fondi messi a disposizione dal Consorzio Bonifica. “La Regione infatti, ha assegnato 687.390 euro ai quali si aggiungono fondi propri ed assicurativi per circa 2 milioni e 300 mila euro del Consorzio (2.950.000 euro la spesa complessiva per l’intervento), per ridare nuova bellezza al palazzo ma anche per apportare modifiche volte all’abbattimento delle barriere architettoniche – spiega il presidente Franco Dalle Vacche durante la recente visita al cantiere – abbiamo infatti colto l’occasione per un intervento globale che, inoltre, ha portato alla luce alcuni interessanti aspetti culturali storico-architettonici nascosti. Tra le novità ci sarà l’apertura al pubblico di una parte dell’area monumentale inserendola nel percorso turistico di Ferrara. Vi sarà anche una zona espositiva per la conoscenza del Consorzio stesso”

Un viaggio all’interno del cantiere durante il quale tecnici e responsabili hanno mostrato i particolari ritrovamenti.  “Nella parte superiore dell’area cinquecentesca si concentrano le novità che il cantiere ha riportato alla luce – spiega Barbara Pazzi, direttore operativo delle opere di restauro – togliendo il pavimento, abbiamo infatti trovato delle ceramiche. Si tratta di una tecnologia romanica per alleggerire parti di volte. Una scoperta molto significativa, di importanza storica e testimoniale in quanto, in zona, non ne abbiamo trovate altrove. Abbiamo documentato tutto e tolto solo alcuni vasi da restaurare e mostrare”. Togliendo invece una parte del soffitto in legno per intervenire nel sottotetto, ecco spuntare altre volte decorate risalenti al 1800, più in là decori di finte balconate e bellissimi decori del ‘700 probabilmente opera di qualche artista locale.

Il restauro dell’immobile, tra i vari interventi, consiste nella ripulitura dei mattoni e interventi specialistici con intonaci particolari, lavori per l’eliminazione dell’umidità di risalita, ripristino dei colori originali nella zona della corte, integrazione della parti mancanti, restauro e rimessa in funzione della fontana.

I lavori sono iniziati a fine agosto 2018 e termineranno nella primavera del 2020 permettendo così al Consorzio Bonifica di rientrarvi a metà dello stesso anno.

“L’investimento economico del Consorzio su Palazzo Naselli Crispi per il restauro e il risanamento conservativo, è stato importante  – chiude Dalle Vacche – abbiamo voluto intervenire completamente per il bene di un immobile prezioso per tutta la comunità con la volontà di proporlo nei percorsi turistici e che, al termine dei lavori, si mostrerà in tutta la sua bellezza come non faceva da troppo tempo. Sforzi che sono stati certamente ripagati anche da interessanti e importanti ritrovamenti”